Verso i 90 anni del Papa emerito

di Luca Caruso

6 aprile 2017

Città del Vaticano, 7 aprile 2017 – Un lunghissimo applauso in onore del Papa emerito Benedetto XVI ha dato inizio all’evento per i suoi 90 anni, promosso dalla Fondazione Vaticana a lui intitolata e che si è svolto nel pomeriggio di ieri a Roma. È seguito l’invito rivolto da padre Federico Lombardi, presidente della Fondazione, a monsignor Georg Gänswein, prefetto della Casa Pontificia e segretario particolare del Papa emerito, di “portare” idealmente quell’applauso a Benedetto XVI, insieme all’affetto manifestato dai presenti all’iniziativa.

L’incontro, svoltosi nell’Aula Magna dell’Istituto Patristico Augustinianum, è stato aperto dai saluti del preside padre Giuseppe Caruso, e del direttore della Libreria Editrice Vaticana, don Giuseppe Costa.

Padre Caruso ha analizzato i legami spirituali e intellettuali tra Joseph Ratzinger e sant’Agostino, definito da Benedetto XVI “un buon ‘compagno di viaggio’ nella mia vita e nel mio ministero”.

“Può un autore far grande un’editrice?” si è chiesto don Costa. “Certamente” – ha risposto, aggiungendo: “Dopo dieci anni di direzione in questa editrice, posso affermare che la LEV deve all’autore Joseph Ratzinger la magna pars della sua crescita e del credito internazionale oggi acquisito”.

Nel suo intervento, padre Federico Lombardi ha ripercorso le diverse attività che la Fondazione porta avanti, con la collaborazione di vari enti e realtà accademiche: i Convegni annuali e i simposi internazionali, gli incontri con i dottorandi, le borse di studio, il Premio Ratzinger. E proprio tutti i “laureati” che dal 2011 a oggi hanno ricevuto questo prestigioso riconoscimento, ossia 13 studiosi di 11 Paesi diversi, sono i protagonisti del volume celebrativo Cooperatores Veritatis. Scritti in onore del Papa emerito Benedetto XVI per il 90° compleanno, curato da padre Lombardi e Pierluca Azzaro per i tipi della Libreria Editrice Vaticana. Tre Premi Ratzinger erano presenti in sala ieri: il teologo tedesco Christian Schaller, curatore dell’Opera omnia di Joseph Ratzinger – Benedetto XVI, lo studioso libanese Nabil el-Khoury, traduttore dell’Opera omnia in arabo, il teologo polacco monsignor Waldemar Chrostowski. Padre Lombardi ha presentato il volume, soffermandosi sui diversi contributi in esso contenuti, e ha inoltre segnalato l’interesse che c’è nei confronti della figura e del pensiero di Benedetto XVI, significato anche dai tanti volumi a lui dedicati la cui pubblicazione giunge in questi giorni. Varie le antologie di scritti e interventi ratzingeriani, sia da Pontefice che risalenti agli anni Sessanta e Settanta. Ma ci sono anche tre nuove biografie: “Il Papa del coraggio” (Ancora) di Mimmo Muolo, vaticanista di Avvenire; “Benedetto XVI. Fede e profezia del primo Papa emerito nella storia” (Edizioni Paoline) di Giovan Battista Brunori, giornalista del Tg2; “Joseph Ratzinger-Benedetto XVI. Immagini di una vita” (San Paolo), dei giornalisti Maria Giuseppina Buonanno e Luca Caruso.

Il cardinale Kurt Koch, presidente del Pontificio Consiglio per la Promozione dell’Unità dei Cristiani e membro del Comitato Scientifico della Fondazione, a inizio della sua relazione “Una sinfonia di amore e verità nella libertà. Joseph Ratzinger/Benedetto XVI testimone grato della fede pasquale”, ha evidenziato che il 16 aprile del 1927, giorno di nascita di Ratzinger, era Sabato Santo, e che Joseph fu subito battezzato con l’acqua pasquale appena benedetta. La sua vita è stata fin da subito, quindi, immersa nel mistero pasquale. “In questo modo – ha osservato il cardinale – si palesano al nostro sguardo spirituale due parole chiave che attraversano tutta la vita del cristiano e del teologo, del vescovo e del cardinale, del Papa e del Pontefice emerito: gratitudine e benedizione. Esse rappresentano le articolazioni più evidenti e credibili della vita cristiana nel mistero della Pasqua”. “Papa Benedetto XVI, che nacque e fu battezzato di Sabato Santo, nell’ouverture di Pasqua, sta di fronte a noi come testimone grato della fede pasquale – ha proseguito Koch –. Fede che peraltro bisogna annunciare in un mondo in cui spesso si può percepire così poco della Pasqua e della vittoria divina della vita sulla morte e dell’amore sull’odio. Papa Benedetto XVI, nella sua predicazione e nella sua teologia, è stato sempre consapevole anche di questo sfondo oscuro della fede pasquale nel mondo. Ricordando la sua nascita e il suo battesimo egli ha espressamente sottolineato come non sia stato battezzato la Domenica di Pasqua ma il Sabato Santo e che proprio questo giorno caratterizza nel modo più profondo la natura dell’esistenza umana, «che ancora attende la Pasqua, non è ancora nella luce piena, ma fiduciosa si avvia verso di essa»”.

“L’esistenza cristiana si compie nel pellegrinaggio terreno, nel camminare dal Sabato Santo verso la Pasqua – ha rilevato ancora il cardinale Koch –. Infatti nella storia della salvezza è sempre al contempo Domenica di Pasqua e Sabato Santo. E questo ‘al contempo’ porta al cuore delle convinzioni di fede e del pensiero teologico di Papa Benedetto XVI, che consiste nella triade verità, amore e libertà”.

Tra i presenti all’evento, i cardinali Angelo Sodano, decano del Collegio cardinalizio, Tarcisio Bertone, segretario di Stato durante il pontificato di Benedetto XVI, Gerhard Ludwig Müller, prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede, Gianfranco Ravasi, presidente del Pontificio Consiglio della Cultura, Manuel Monteiro de Castro, Prospero Grech, José Saraiva Martins, Jozef Tomko, gli arcivescovi Luis Francisco Ladaria e Guido Pozzo, il vescovo Giorgio Corbellini, diversi membri del corpo diplomatico accreditato presso la Santa Sede, giornalisti, teologi, studenti.

 

Leggi l’introduzione di padre Lombardi al volume “Cooperatores Veritatis”

Leggi l’intervento integrale del cardinale Kurt Koch