(8 luglio 2025) L’Università Francisco de Vitoria (UFV) e la Fondazione Vaticana Joseph Ratzinger-Benedetto XVI hanno annunciato i vincitori della settima edizione dei Premi “Ragione aperta”, un’iniziativa internazionale che promuove la ricerca e l’insegnamento interdisciplinare alla luce della proposta di Benedetto XVI di “ragione aperta”.
Il riconoscimento va ad opere che affrontano in modo approfondito questioni antropologiche, etiche, epistemologiche e di significato con un approccio integrato tra scienza, filosofia e teologia.
La consegna ufficiale dei Premi, che prevedono un accredito di 25mila euro per ognuno dei quattro vincitori, avrà luogo il 30 settembre 2025 in Vaticano.
Progetti vincitori
Categoria Insegnamento
Il Programa de Grandes Libros de la Universidad de Navarra, di José María Torralba (Università di Navarra). Questo programma, attuato nelle Facoltà di Giurisprudenza e Medicina, integra la lettura di classici della filosofia e della letteratura come parte del curriculum. Attraverso seminari e lezioni magistrali, favorisce una formazione sapienziale che mette in dialogo le scienze particolari con le domande fondamentali sull’essere umano, la verità e il significato.
Categoria Ricerca
Body and Identity: A History of the Empty Self, di Angela Franks (St. John’s Seminary). Un viaggio storico-filosofico attraverso il concetto di identità dall’antichità alla modernità, che rivela come la perdita del fondamento trascendente abbia generato una crisi di identità contemporanea.
The Polycentric Republic: A Theory of Civil Order for Free and Diverse Societies, di David Thunder (Università di Navarra). Propone un’alternativa allo Stato moderno basata su una “repubblica policentrica”, in cui associazioni diverse collaborano in libertà e pluralità alla costruzione del bene comune.
Thomistic Philosophy in the Face of Evolutionary Fact, di Juan Eduardo Carreño (Universidad de los Andes). Offre una rigorosa integrazione tra l’evoluzione biologica e la filosofia tomistica, proponendo un approccio metodologico e concettuale che incorpora i contributi scientifici da una visione sapienziale.
Menzioni d’onore
Insolente belleza. Una propuesta de apreciación del arte contemporáneo, di Pablo López Raso (Universidad Francisco de Vitoria). Una difesa del percorso estetico come via verso il trascendente, recuperando la capacità dell’arte contemporanea di aprire domande su significato, identità e verità.
Educación aumentada. Desafíos de la educación en la era de la inteligencia artificial, di Santiago Bellomo (Universidad Austral). Analizza criticamente l'impatto dell’Intelligenza artificiale sull’educazione e propone una pedagogia rinnovata che integra l’umanesimo classico con una ragione aperta e critica.
La giuria
La giuria di questa edizione era composta da esperti di fama internazionale nei campi della filosofia, della teologia, della scienza e dell’educazione:
P. Federico Lombardi, S.I., Presidente della Fondazione Vaticana Joseph Ratzinger-Benedetto XVI.
Daniel Sada, rettore dell’Università Francisco de Vitoria (Spagna).
Marta Bertolaso, docente di Filosofia della scienza presso l’Università Campus Bio-Medico di Roma.
Paolo Benanti, teologo, ingegnere ed esperto di etica della tecnologia, membro della Pontificia Accademia per la Vita e consulente del Vaticano per l’Intelligenza artificiale.
Rafael Vicuña, dottore in Biologia molecolare, accademico della Pontificia Università Cattolica del Cile e membro della Pontificia Accademia delle Scienze.
Javier Prades, rettore dell’Università Ecclesiastica San Dámaso e teologo, esperto di dialogo tra fede e ragione.
Stefano Zamagni, economista, già presidente della Pontificia Accademia delle Scienze Sociali, esperto in economia civile e sviluppo umano integrale.
Il coordinamento accademico del processo è stato affidato all’Instituto Razón Abierta dell’Università Francisco de Vitoria, promotore dei Premi, il cui direttore è María Lacalle, vicerettore del personale docente e del modello di formazione dell’UFV.
La giuria ha valutato i progetti in base alla qualità accademica, all’originalità, alla profondità filosofica e alla capacità di promuovere un vero dialogo interdisciplinare tra conoscenza scientifica, filosofica e teologica.
Un premio con impatto globale
Dalla loro creazione, i Premi “Ragione aperta” sono già andati a più di 30 progetti provenienti da 15 Paesi, consolidando la propria posizione di punto di riferimento internazionale nella promozione del dialogo tra scienze, discipline umanistiche e teologia. Quest’anno sono pervenute 410 candidature da 63 università di tutto il mondo.
La “ragione aperta”, proposta da Benedetto XVI, è un modo di intendere la conoscenza che non si limita ai metodi della scienza empirica, ma si apre alle grandi domande dell’essere umano: chi siamo, qual è il senso della nostra esistenza, cos’è il bene, cos’è la verità, qual è il nostro destino. Di fronte a una ragione ridotta che si esaurisce nel tecnico, nel misurabile o nel verificabile, la ragione aperta riconosce la ricchezza del pensiero filosofico, della saggezza teologica e dell’esperienza umana come vie legittime alla verità.
Maggiori informazioni sui Premi “Ragione aperta”:
www.ufv.es/instituto-razon-abierta