Intervista di mons. Gänswein al settimanale Oggi

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(12/11/20) In una lunga intervista rilasciata a Maria Giuseppina Buonanno, pubblicata sul settimanale “Oggi” in occasione dell’uscita della biografia di Benedetto XVI a firma di Peter Seewald in italiano (Benedetto XVI – Una vita, Garzanti 2020), monsignor Georg Gänswein parla della salute del Papa emerito, premettendo che si sono diffuse delle “fake news”.

“Benedetto XVI sta come una persona di 93 anni. Ha le fragilità del fisico, la voce molto debole, ma la mente è lucida – spiega il suo segretario personale –. Tutti i giorni concelebra la messa, prega, riceve ancora qualche visita, legge, studia, sente musica, sbriga la corrispondenza. Certamente con un ritmo pacato. Si riposa più spesso perché le forze sono diminuite, ma è di buonumore e sereno”. “Dopo una pausa di quasi tre mesi – continua monsignor Gänswein –, è tornato a fare le sue passeggiate con l’aiuto del deambulatore nei Giardini Vaticani, quando il tempo lo permette. E si è ripreso dalla fatica del viaggio in Germania, dove è stato lo scorso giugno per visitare il fratello Georg, che poi è mancato, e dall’herpes-zoster, virus che provocava forti dolori e che lo ha colpito all’inizio del viaggio a Ratisbona”.

 

Il prelato parla anche degli incontri tra Papa Francesco e il Papa emerito, che si sono visti l’ultima volta lo scorso giugno, prima che Papa Benedetto andasse a trovare il fratello Georg a Ratisbona. “Benedetto XVI aveva telefonato a Papa Francesco comunicandogli che voleva rivedere suo fratello perché stava molto male – racconta monsignor Gänswein –. Lo stesso giorno della partenza, Papa Francesco ha suonato il campanello della porta del Monastero Mater Ecclesiae per salutarlo. È arrivato senza farsi annunciare, da solo. Ha parlato con Papa Benedetto e gli ha chiesto di portare al fratello malato la sua Benedizione apostolica”. Monsignor Gänswein lo definisce “un gesto commovente, di grande consolazione e di squisita sensibilità umana e fraterna”, aggiungendo che di recente Papa Francesco ha fatto avere al Papa emerito una copia rilegata in pelle bianca della sua ultima enciclica, Fratelli tutti, con dedica personale, mentre Papa Benedetto ha mandato al Pontefice una copia della sua biografia.