Il volume dell’Opera Omnia di Ratzinger su San Bonaventura

15.XI.17

(17/11/17) È stato presentato il 15 novembre presso la Pontificia Università Gregoriana di Roma il volume II dell’Opera omnia di Joseph Ratzinger-Benedetto XVI :“L’idea di Rivelazione e la Teologia della storia di Bonaventura”, nel contesto del Congresso internazionale “Deus summe cognoscibilis. L’attualità teologica di San Bonaventura”.

Offriamo un testo di presentazione del volume, preparato dal curatore dell’edizione italiana dell’Opera omnia.

 

di Pierluca Azzaro

Il volume II della Opera omnia di Joseph Ratzinger segue il primo volume dei suoi scritti sulla liturgia e raccoglie i suoi studi sulla teologia di san Bonaventura. In particolare, la parte A del volume presenta la sua tesi di abilitazione del 1955 completa e suddivisa in due parti: la prima, Rivelazione e storia della salvezza nella dottrina di san Bonaventura, sino a oggi inedita; la seconda, La teologia della storia di san Bonaventura, già pubblicata in forma rielaborata nel 1959, è ora riproposta così come originariamente legata alla prima. I saggi che, con gli articoli per i lessici compongono la parte B del volume, scaturiscono in parte dall’approfondimento negli anni di singoli temi della tesi, in parte dall’elaborazione di materiali raccolti nell’ambito dello studio su Bonaventura e tuttavia non direttamente collegati a esso nel contenuto. La parte C raccoglie le lunghe recensioni, le omelie e le prefazioni dedicate da Joseph Ratzinger nell’arco di mezzo secolo a temi e lavori bonaventuriani; non pochi dei quali scritti da suoi allievi, afferrati evidentemente dall’entusiasmo, di più, dall’amore trasmessogli dal loro maestro per il grande francescano e Dottore della Chiesa, per il quale la teologia è “motivata dall’amore di Colui, al quale ha dato il suo consenso” (Proemium in I Sent., q. 2). Pagina dopo pagina, l’amore emerge sempre più come l’autentica nota di sottofondo dell’intero volume e, insieme, come sorgente dalla quale scaturisce la domanda centrale alla quale esso intende rispondere: la teologia di Bonaventura è soltanto il documento di un tempo – e seppure di eccezionale valore quale è quello del passaggio dalla teologia medievale alla moderna – o ha ancora qualcosa di importante da dire all’uomo di oggi?  Quanto più ci si addentra nella lettura, tanto più si trova con chiarezza la risposta, comprendendo insieme sempre più il significato e l’importanza che l’incontro con il Dottore Serafico ha avuto nel cammino intellettuale e umano di Joseph Ratzinger/Benedetto XVI. E questo sin dal Concilio Vaticano II quando, per il giovane perito “bonaventuriano”, affermare nel dibattito sulla Costituzione sulla Rivelazione che non è la Rivelazione a sgorgare dalla Scrittura e dalla Tradizione, ma il contrario, non era solo un dotto gioco di parole: Tradizione e Scrittura sgorgano dalla Rivelazione perché Rivelazione non è semplicemente una raccolta di testi e consuetudini, dunque qualcosa di morto e sottomesso in ultimo a criteri umani; ma al contrario, è qualcosa di vivo: è Cristo stesso, è l'incontro con Lui, è l’innamoramento in Lui, è l’incontrarsi ed unirsi del suo e del nostro amore, e senza di cui tutto si riduce a “dogmatismo ideologico e falso”.  Vivere così è l’ideale vivo del cristiano, oggi più che mai; trasformare con Lui la storia il suo autentico compito; è interpretarla a partire dal suo centro, Cristo, non significa forzare i materiali e le fonti, “quanto è la strada per cogliere l’autentico nocciolo degli avvenimenti e avvicinarsi alla verità stessa”. Il volume II della Opera omnia di Joseph Ratzinger si rivela così strumento essenziale per chi voglia scoprire una “affinità spirituale” senza la quale non è possibile comprendere la figura e il messaggio di Joseph Ratzinger Benedetto XVI.

IDEA DI RIVELAZIONE_OPERA OMNIA