I 90 anni del cardinale Ruini

BXVI-Ruini

(19/2/21) Compie oggi 90 anni il cardiale Camillo Ruini. A lui gli auguri più cordiali e riconoscenti da parte della Fondazione Vaticana Joseph Ratzinger-Benedetto XVI, del cui Comitato Scientifico il cardinale Ruini è stato presidente nel primo quinquennio, 2010-2015.

Tra i numerosi incarichi da lui ricoperti, anche quelli di Vicario Generale di Sua Santità per la Diocesi di Roma, Arciprete della Papale Arcibasilica Lateranense, segretario generale e poi per oltre tre quinquenni presidente della Conferenza Episcopale Italiana, presidente del Comitato per il progetto culturale della CEI.

In una Lettera inviata al cardinale Ruini in occasione del 25mo anniversario della sua ordinazione episcopale, nel 2008, Benedetto XVI scriveva riguardo al suo servizio come Vicario per la Diocesi di Roma: «Nella Chiesa di Roma tutti hanno potuto constatare la Sua grande capacità di lavoro, la Sua fede semplice e schietta, la Sua intelligente creatività pastorale, la Sua fedeltà all’identità viva dell’Istituzione attraverso l’unione con il Papa anche in mezzo alle difficoltà, il Suo fiducioso e sorridente ottimismo. Un fervido ringraziamento giunga dunque a Lei, venerato Fratello, per quanto ha operato fino ad oggi in questa amata Diocesi. (…) Tra gli impegni di questi anni di episcopato a diretto servizio del Vescovo di Roma, come non menzionare la preparazione e la celebrazione della Missione cittadina in preparazione al Grande Giubileo del 2000? Missione che ha visto il popolo di Dio non solo destinatario ma attivo protagonista. Poi lo stesso Giubileo, che ha avuto il suo momento di maggiore evidenza nella XX Giornata Mondiale della Gioventù: indimenticabile esperienza di Chiesa per la quale molto si deve alla Diocesi di Roma. Ma una speciale parola di apprezzamento si deve al Suo ordinario ministero episcopale. Nel corso degli anni, Ella ha accompagnato all’Ordinazione 484 presbiteri diocesani e ha favorito con varie iniziative la realizzazione di ben 57 nuove chiese parrocchiali, di due luoghi sussidiari di culto e della chiesa del Collegio dei Santi Martiri Coreani. A Lei, Signor Cardinale, è dovuta pure la possibilità che numerose comunità cattoliche provenienti da altre nazioni del mondo hanno avuto di poter disporre in Roma di una chiesa per le loro celebrazioni e per mantenere vivi i rapporti con i connazionali e le terre di origine. Desidero ancora ringraziarLa per quanto ha fatto per i sacerdoti, i diaconi, i religiosi e le religiose, i seminaristi, le aggregazioni laicali e tutto il popolo di Dio della Diocesi di Roma: in questi anni essa è cresciuta nella comunione e nella consapevolezza dell’urgenza della missione. Al riguardo, debbo esprimerLe personale riconoscenza per la dedizione con cui, in questi anni, mi ha introdotto nella complessa realtà di questa amata Chiesa, accompagnandomi nelle visite alle parrocchie, negli incontri col clero, con i poveri, con gli ammalati, con i giovani. Grazie per aver sostenuto il mio invito ad un serio impegno per l’educazione e per aver convocato più volte in Piazza San Pietro tanti fedeli per ascoltare, sostenere e incoraggiare il ministero del Romano Pontefice».

Ruini-Ratzinger