(7/7/20) “Quanti anni abbiamo passato insieme lungo la strada della vita. Porto nel cuore l’affetto e l’attaccamento che ho sentito durante il cammino”. Così scriveva monsignor Georg Ratzinger, morto il 1° luglio a Ratisbona all’età di 96 anni, in una lettera indirizzata nel 2017 al fratello Benedetto XVI, in occasione del compimento dei 90 anni.
Affetto e attaccamento che non sono mancati neanche nell’ultimo tratto della sua esistenza, segnato dalla debolezza e dalla malattia, come il mondo ha scoperto lo scorso 18 giugno, quando un volo di Stato ha portato il Papa emerito in Germania per stare un’ultima volta accanto al fratello maggiore che si stava spegnendo. Dal 18 al 22 giugno, data del rientro in Vaticano, Benedetto XVI ha trascorso alcune ore ogni giorno con monsignor Georg e hanno celebrato insieme diverse Messe. Georg Ratzinger era l’ultimo parente del Papa emerito. La sorella Maria, classe 1921, sempre accanto a lui per occuparsi delle faccende domestiche, era morta nel 1991, durante la tradizionale visita alla tomba dei genitori in occasione di Ognissanti. “Non so se questa disgrazia abbia unito noi fratelli ancora di più, se abbia reso il nostro rapporto più profondo – rifletteva monsignor Georg nel libro intervista con Michael Hesemann “Mio fratello il Papa” (Piemme, 2012, pagg. 230-231) –. In ogni caso, sapevamo che da quel momento c’eravamo soltanto noi due; la nostra famiglia era diventata più piccola”.
“Dall’inizio della mia vita mio fratello è stato sempre per me non solo compagno, ma anche guida affidabile – disse Benedetto XVI nell’agosto del 2008, in occasione del conferimento della cittadinanza onoraria di Castel Gandolfo a monsignor Ratzinger –. È stato per me un punto di orientamento e di riferimento con la chiarezza, la determinazione delle sue decisioni. Mi ha mostrato sempre la strada da prendere, anche in situazioni difficili”. “Non so se in qualche modo io sia stato un esempio per mio fratello – sembrava rispondergli Georg –. Sicuramente vedeva nella mia esperienza quella che sarebbe stata la sua, quando decise, di sua volontà, di seguirmi su questa via (il sacerdozio, ndr). Non abbiamo mai parlato direttamente di questo argomento, ma immagino che lui sia stato incoraggiato da me e confermato nella sua decisione” (“Mio fratello il Papa”, pag. 93).