A THEODOR DIETER, KARL-HEINZ MENKE E ARVO PÄRT IL PREMIO RATZINGER 2017

conf.stampa_26.IX.17

(26 settembre 2017) Sono Theodor Dieter, teologo luterano tedesco, Karl-Heinz Menke, teologo e sacerdote cattolico tedesco, e il compositore musicale Arvo Pärt, cristiano ortodosso, i vincitori dell’edizione 2017 del Premio Ratzinger, che si svolgerà il prossimo 18 novembre in Vaticano. I loro nomi sono stati annunciati questa mattina nel corso di una conferenza stampa che si è svolta presso la Sala Stampa della Santa Sede, alla quale hanno preso parte il presidente della Fondazione Vaticana Joseph Ratzinger-Benedetto XVI padre Federico Lombardi, il cardinale Gianfranco Ravasi, presidente del Pontificio Consiglio della Cultura e membro del Comitato scientifico della Fondazione, che ha tratteggiato i profili dei due teologi e del Maestro Pärt; il prof. Daniel Sada, rettore magnifico della Universidad Francisco de Vitoria di Madrid; il dr. Fernando F. Sánchez Campos, rettore magnifico della Universidad Católica de Costa Rica.

Il prof. Sada ha presentato la cerimonia di consegna della prima edizione del Premio “Razón abierta”, iniziativa nata dalla collaborazione tra l’Università Francisco de Vitoria e la Fondazione, che si svolgerà il prossimo 27 settembre in Vaticano, presso la Pontificia Accademia delle Scienze, con diretta streaming. Dopo aver ricevuto 367 lavori da 170 università di oltre 30 differenti Paesi, la Giuria internazionale, che si è riunita presso l’Università Francisco de Vitoria di Madrid il 12 e il 13 luglio scorsi, ha selezionato quattro lavori vincitori e due menzioni onorifiche, per coloro che meglio hanno risposto alla sfida di favorire un dialogo fecondo tra Scienza, Teologia e Filosofia.

Infine, il dr. Sánchez Campos si è soffermato sul Simposio internazionale “Laudato si’ – La cura della ‘casa comune’, una conversione necessaria all’ecologia umana”, incentrato sul tema dello sviluppo sostenibile per il nostro pianeta e promosso dalla Fondazione Ratzinger insieme all’Università Cattolica del Costa Rica, che si terrà dal 29 novembre all’1 dicembre 2017 presso il Wyndham San José Herradura Hotel di San José, in Costa Rica.

LEGGI L’INTERVENTO DI PADRE LOMBARDI, PRESIDENTE DELLA FONDAZIONE RATZINGER

THEODOR DIETER

theodor dieter

THEODOR DIETER (nato nel 1951). Teologo luterano tedesco. Professore (dal 1994) e Direttore (dal 1997) dell’Istituto per la Ricerca Ecumenica di Strasburgo.

Ha studiato teologia e filosofia evangelica ad Heidelberg e Tuebingen. Ha conseguito il Dottorato nel 1991 su “Le tesi filosofiche della disputa di Heidelberg di Lutero e le loro prove”.

Dal 1988 al 1994, come Assistente del prof. Oswald Bayer, ha insegnato etica politica ed economica presso l’Istituto per l’insegnamento sociale cristiano dell’Università di Tuebingen.

Nel 1998 ha conseguito l’Abilitazione con un lavoro sul tema: “Il giovane Lutero e Aristotele”. La sua ricerca è centrata anche oggi sulla teologia di Lutero, in particolare sul suo background medievale e la sua rilevanza attuale.

Dal 1997 dirige l’Istituto per la Ricerca Ecumenica di Strasburgo – dove già insegnava dal 1994 – e svolge quindi un ruolo di primo piano nel dialogo ecumenico contemporaneo.

Fortemente impegnato nel dialogo ecumenico luterano-cattolico, ha svolto un ruolo di grande rilievo nella redazione e approvazione della “Dichiarazione congiunta sulla dottrina delle giustificazione” del 31.10.1999.

Nel 2012 è stato Relatore sul dialogo cattolico luterano nel corso dell’incontro a Castelgandolfo del Ratzinger-Schuelerkreis, alla presenza di Benedetto XVI.

Nel gennaio 2017 ha ricevuto la Laurea honoris causa della Facoltà teologica cattolica dell’Università di Erfurt.

È pastore della Landeskirche del Wuerttemberg. È sposato e ha tre figli. 

 

KARL-HEINZ MENKE

karl-heinz menke

KARL-HEINZ MENKE (nato il 28.1.1950). Teologo e sacerdote cattolico tedesco. Professore emerito di Dogmatica e Propedeutica teologica alla Facoltà Teologica Cattolica dell’Università di Bonn.

Fra il 1968 e il 1978: studi di filosofia, teologia e filologia antica a Muenster e a Roma.

Ordinazione sacerdotale nel 1974.

Licenza (1975) e Dottorato (1978) in teologia alla Pontificia Università Gregoriana di Roma. Tema del lavoro di dottorato: “Ragione e rivelazione in Antonio Rosmini-Serbati”.

Dal 1987 al 1990 Assistente di Gisbert Greshake alla Cattedra di Dogmatica, Storia dei dogmi e Teologia Ecumenica all’Università di Freiburg. Abilitazione nel 1990 a Freiburg in Dogmatica e Storia dei dogmi con un lavoro sul tema: “Rappresentanza vicaria (Stellvertretung). Concetto chiave della vita cristiana e categoria teologica fondamentale”.

Dal 1° Ottobre 1990 Professore di Dogmatica e Propedeutica Teologica alla Università di Bonn.

Membro di Commissioni della Conferenza episcopale tedesca; condirettore di collane di pubblicazioni teologiche (“Religione e Cultura”, Morcelliana, Brescia; “Bonner Dogmatische Studien”, Echter, Wuerzburg); membro dell’Accademia delle Scienze del Nordreno-Westfalia; impegnato in progetti di ricerca internazionali; ha al suo attivo numerose pubblicazioni teologiche.

Profondo conoscitore del pensiero di Joseph Ratzinger, a cui ha dedicato e vari studi e una monografia: Der Leitgedanke Joseph Ratzingers (Schöningh, Paderborn 2008).

Dal settembre 2014 è stato nominato dal Papa Francesco Membro per cinque anni della Commissione Teologica Internazionale.

 

ARVO PÄRT

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ARVO PÄRT (nato nel 1935 a Paide, Estonia). Cristiano ortodosso, compositore musicale, dedito principalmente alla musica sacra, riconosciuto a livello internazionale.

Dopo gli esordi, in cui usava tecniche come la dodecafonia e il collage, la sua produzione subì una svolta segnata dall’interesse per il canto gregoriano e la musica antica. Da quel momento si è dedicato prevalentemente alla musica sacra, elaborando uno stile proprio, ascetico, basato su antichi procedimenti compositivi, in favore di una rinnovata essenzialità, dove la voce assume un ruolo determinante. Con riferimento al suono delle campane egli stesso parla del suo stile con il termine molto espressivo “tintinnabuli”. Arvo Pärt

Il successo internazionale giunge alla fine degli anni 70 con “Per Alina”, Tabula rasa, Fratres, Cantus in memoriam Benjamin Britten. Anche nelle opere successive la musica sacra ha una netta prevalenza. Ricordiamo fra altre Passio Domini nostri Jesu Christi secundum Joannem (1981-2), Magnificat (1989), Berliner Messe (1991), Litany: prayers of St. John Chrysostom (1994), Como anhela una cierva (Salmi 42 e 43, 1998), Orient & Occident (per orchestra d’archi, 2000), La Sindone (per orchestra e percussioni, 2006). L’ultima composizione è la Sinfonia n.4 “Los Angeles” del 2008.

È stato detto di lui che per alcuni anni, a partire dal 2011, è stato “il compositore vivente più eseguito al mondo” e che “dagli abissi del silenzio ha radicalmente riformato il linguaggio musicale del nostro tempo” (F.Basciano).

Insignito del dottorato honoris causa dal Pontificio Istituto di Musica Sacra, ha partecipato alla Mostra “Lo splendore della verità – La bellezza della carità”, organizzata nel 2011 presso l’Aula Paolo VI per il 60° di sacerdozio di Benedetto XVI, eseguendo alla presenza del Pontefice il “Padre Nostro” da lui appositamente composto per l’occasione.

È nominato da Benedetto XVI membro del Pontificio Consiglio della Cultura nel dicembre del 2011.