Come storia e trascendenza si sposano nel Gesù di Ratzinger

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11 dicembre 2013 – Indagare “l’inscindibile nesso tra storia e trascendenza, comporre la prospettiva dall’alto con la prospettiva dal basso, il Gesù della storia e il Cristo della fede”. È questo secondo l’arcivescovo Gerhard Ludwig Müller,  l’obiettivo che si è proposto Benedetto XVI con la sua trilogia su Gesù che è uscita in un unico volume inserito nell’Opera omnia di Joseph Ratzinger, Gesù di Nazaret – La figura e il Messaggio, presentato nel pomeriggio del 10 dicembre presso l’Aula Paolo VI della Pontificia Università Lateranense. Monsignor Müller ha indicato Gesù come “mediatore escatologico del regno di Dio, che vive i giorni della sua carne alla presenza del Padre”. “Non potendo l’uomo offrire nulla a Dio per la propria colpa – ha aggiunto il prelato –, Dio offre se stesso, nel suo figlio”. La trilogia di Ratzinger si propone così “di illustrare il cammino messianico di Gesù in mezzo al suo popolo, fino all’esito pasquale”. Nell’Ultima Cena Gesù ci consegna “qualcosa di nuovo: se stesso come Agnello di una nuova Pasqua”, sancendo “un’alleanza definitiva ed irrevocabile”. Poi “la Resurrezione di Gesù va al di là della storia, ma ha lasciato un’impronta nella storia”. Con la trilogia su Gesù abbiamo quindi “una vivida rappresentazione: non un cadavere vivisezionato, ma la presenza viva di Gesù nella Chiesa”.