“DER DIENST DES HIRTEN KANN SICH NICHT NUR AUF DIE KIRCHE BESCHRÄNKEN”, SCHREIBT BENEDIKT XVI. AN KARD. BERTONE

FEDE E IL BENE COMUNE0001
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(12.05.15) “Der Glaube ist Gemeingut. Ein christliches Geschenk an die Gesellschaft von heute” ist der Titel eines neuen Buches des emeritierten Kardinal Staatssekretärs Tarcisio Bertone, das eine Sammlung von Vorträgen beinhaltet, die der Kardinal zu unterschiedlichen Gelegenheiten gehalten hat, und einen Blick auf eine Reihe von Problematiken bietet, die damit in Verbindung stehen was es heißt, in der heutigen Zeit Christ zu sein, sowie über soziale, wirtschaftliche und kulturelle Themen von aktuellem und wichtigem Interesse. Herausgegeben von der Verlagsbuchhandlung des Vatikan, wird es am Freitag 15. Mai beim internationalen Salone Internazionale del Libro in Turin vorgestellt. Die Einleitung des Buches bildet ein besonderer Brief des emeritierten Papstes Benedikt XVI., der den Lesern der Homepage in seiner Gänze zur Verfügung steht.

Città del Vaticano, 21 aprile 2015

Festa di Sant’Anselmo di Canterbury

Eminenza!

Scorrendo i testi del Suo nuovo libro, La fede e il bene comune. Offerta cristiana alla società contemporanea, che gentilmente mi ha inviato, mi si sono ripresentati in modo vivo davanti agli occhi gli anni del nostro comune lavoro nel servizio del ministero petrino. Mi è di nuovo risultato molto evidente quante dimensioni oggi abbraccia l’ufficio pastorale di un pastore nella Chiesa di Gesù Cristo. Ufficio pastorale in verità non significa solo che noi nella Chiesa svolgiamo per i fedeli il servizio dei sacramenti e dell’annuncio della Parola di Dio. Mi è risultato chiaro in modo particolare che l’ufficio pastorale abbraccia decisamente anche la dimensione intellettuale, che i collaboratori del cardinale Ruini hanno definito con il termine “amor intellectualis”. Solo se condivideremo le prospettive e le domande del nostro tempo potremo comprendere la Parola di Dio come rivolta a noi nel presente. Solo se parteciperemo alle opportunità e alle necessità del nostro tempo, i sacramenti potranno giungere agli uomini con la loro vera forza.

C’è un altro elemento incluso nell’ufficio pastorale: per quanto in primo luogo ci sia affidata la cura dei fedeli e di chi direttamente è alla ricerca della fede, il servizio del pastore non può limitarsi solo alla Chiesa.

La Chiesa è parte del mondo e perciò essa può svolgere adeguatamente il suo servizio solo prendendosi cura complessivamente del mondo. Allo stesso modo, anche la Parola di Dio, a sua volta, riguarda la totalità della realtà, e l’attualità di essa impone alla Chiesa una responsabilità complessiva. L’impegno profuso nell’enciclica Caritas in veritate, che Ella ha esposto in modo tanto incisivo, mostra l’intreccio dei diversi piani: la Chiesa deve coinvolgersi negli sforzi che l’umanità e la società in quanto tali compiono per un giusto cammino e deve per questo trovare un modo di argomentare che riguardi anche i non credenti. Solo se essa va oltre se stessa e assume la responsabilità per l’umanità nel suo complesso, la Chiesa rimane anche se stessa nel modo giusto.

Tutto questo emerge chiaramente nei saggi del Suo libro. Penso che trovare rappresentato il procedere di un impegno che abbraccia in tutta la sua ampiezza l’intero spettro dei compiti del nostro tempo farà riflettere anche molti lettori che non appartengono alla Chiesa. Così mi è risultato evidente anche che la nostra collaborazione non poteva limitarsi unicamente a concreti atti di governo, ma spingersi, più in profondità, fino all’impegno di servire oggi nel modo giusto la Parola di Dio, il Logos di Dio.

Profitto della circostanza per ringraziarLa per questi anni di collaborazione e auguro che il libro possa far riflettere molti uomini e possa aprire loro anche la via che porta alla fede.

Benedetto XVI

(Traduzione di Pierluca Azzaro, ©copyright Libreria Editrice Vaticana 2015)

Hier die Originalversion auf deutsch